VirtualBox per la nostra distro.

by

Back to the  Future Guide!

Il modo migliore per crearsi una macchina virtuale è, a mio avviso, usare VirtualBox. Questo potente software ci permette di creare più macchine virtuali sul nostro computer avviabili anche contemporaneamente.

Per chi non lo sapesse, una macchina virtuale è una vera e propria simulazione di un intero computer (virtuale) sul nostro computer (fisico), con tanto di periferiche e sistema operativo. E’ infatti quest’ultimo lo scopo principale dell’uso delle macchine virtuali: il poter avere avviati contemporaneamente più sistemi operativi differenti, eliminando di conseguenza la necessità di riavvio.

Ritornando a noi, VirtualBox è presente in due versioni: la OSE, che sarebbe quella free ed open-source ma con qualche funzione in meno; e quella “normale” che rimane free, è completa  ma è a codice chiuso. Sconsiglio la OSE fondamentalmente per un solo motivo: non ha il supporto per le periferiche USB.
Avrete quindi intuito che installeremo sulla nostra distro un programma closed-source… non farevi prendere dal panico! 🙂

Per prima cosa rechiamoci qui. Chi non vede l’ora di installare e iniziare a smanettare con VirtualBox può facilmente scaricare dal primo elenco in alto il file .deb autoinstallante per la propria architettura (i386 | AMD64; rispettivamente per 32 o 64 bit), cliccarci due volte sopra e sperare che tutte le dipendenze siano soddisfatte per far si che il programma si installi.
Per i veri smanettoni, ma soprattutto per chi desidera avere i repository perfettamente organizzati per avere, appena possibile, sempre la versione più aggiornata del software, bisogna dare un’occhiata un pò più in basso, dove si parla di distribuzioni Debian-based. Troveremo oltre ai repo per Debian Lenny ed Etch (e quello sfigato di Xandros :D), anche quelli relativi alla nostra amata Ubuntu, sia essa Intrepid, Hardy, Gusty e via dicendo. Per riconoscerla basterà leggere il nome alla fine della riga, subito prima della dicitura “non-free“. Individuato il repository che a noi interessa, non dobbiamo fare altro che incollarlo in fondo alla nostra sources.list contenente tutti i repo.
Per fare ciò basterà aprire il terminale e dare:

sudo gedit /etc/apt/sources.list

(sostituire “gedit” col proprio editor di testo preferito, es. per Kubuntu sarà “kate” o “kwrite“), e incollare la riga che ci interessa in fondo al file appena aperto. Salvare e chiudere.
Sempre da terminale scarichiamo e inseriamo la chiave pubblica per i repo appena inseriti:

wget -q http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian/sun_vbox.asc -O- | sudo apt-key add -

diamo invio. A questo punto aggiorniamo la lista dei repo con un bel:

sudo apt-get update

e installiamo la nuova versione di VirtualBox con:

sudo apt-get install virtualbox-2.2

Se desideriamo utilizzare una versione precedente ci basterà sostituire “virtualbox-2.2” con “virtualbox-2.1virtualbox-2.0virtualbox” a seconda della versione che vogliamo installare.

IMPORTANTE!!! : prima di effettuare il primo avvio del programma leggere assolutamente a questo link il paragrafo “Primo avvio” altrimenti non sarete in grado di creare macchine virtuali col programma appena installato.

Divertitevi ora a provare qualsiasi sistema operativo senza la necessità di partizionare il vostro hard disk 😉

>>>Guadagna soldi online con i sondaggi di Global Test Market Clicca qui<<<

Tag: , , , , , , , , ,

Lascia un commento